Eco Accademia nel Bosco

Uscita Album solistico “Cello-Konzerte”, Leila Shirvani con ONC

giovedì 4 Novembre 2021 00:00

Bella Musica, Antes Edition

“Ho immaginato un viaggio alla scoperta del violoncello con l’intento di metterlo in mostra a 360° attraverso un repertorio vario e contrastante che potesse esaltarne le caratteristiche. A partire con i grandi pilastri della letteratura come il concerto in do maggiore di Haydn che con linguaggio classico valorizza le possibilità virtuosistiche del violoncello e le variazioni Rococò di Thaikovsky che manifestano il massimo romanticismo, passando per il fuoco della Spagna e accostandomi al mondo contemporaneo con “Childhood” composto da Enrico Melozzi. In particolar modo Childhood, che mi è stato dedicato, esalta tutte le timbriche dello strumento, a partire dall’ottava più grave osando di arrivare ai sovracuti più estremi.Penso sempre che il violoncello sia la voce umana di chi lo suona, per questo è sorta l’idea di includere dei brani vocali in versione strumentale. Nelle vesti di Rosina, adoro cadere nell’ironia di Rossini, nella spericolata versione per cello e orchestra di Giovanni Sollima di “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia. Il violoncello viene poi divorato dalla malinconia della melodia persiana tanto sensuale quanto struggente, un tema popolare tramandato oralmente dal nonno iraniano poi orchestrato da Enrico Melozzi“.

Leila Shirvani

 

„Ich stellte mir eine 360-Grad-Entdeckungsreise rund um das Cello vor, um die gesamte Bandbreite seiner Möglichkeiten durch ein abwechslungsreiches und kontrastreiches Repertoire zu präsentieren.

Beginnend mit den großen Säulen des Cellorepertoires wie Haydns C-Dur-Konzert, das die virtuosen Möglichkeiten des Cellos mit seiner klassischen Sprache ehrt, und Tschaikowskis Rokoko-Variationen – dem maximalen Ausdruck der Romantik – zum Feuer des Spaniens des frühen 20. Jahrhunderts bis hin zur Welt der zeitgenӧssischen Musik mit „Childhood“, komponiert von Enrico Melozzi. „Childhood“, ein mir gewidmetes Werk, hebt die gesamte Bandbreite der Klangfarben des Cellos hervor – von der tiefsten Oktave bis zu den gewagtesten hӧchsten Registern.

Ich sehe das Cello als die menschliche Stimme des Interpreten, und so entstand die Idee, Instrumentalversionen von Werken für Gesang aufzunehmen. In Giovanni Sollimas ausgelassener Version für Cello und Orchester von „Una voce poco fa“ aus dem „Barbier von Sevilla“ liebe ich die Ironie, die Rossini in der Rolle der Rosina ausdrückt. Das Cello wird dann verschlungen von der herzzerreißenden Melancholie der persischen sinnlichen Melodie, die mir mein iranischer Großvater mündlich überliefert hat und die von Enrico Melozzi orchestriert wurde“.

Leila Shirvani